Bacchette da Trekking

Sarà capitato a tutti di vedere camminare qualche escursionista con due sottili bastoncini. Le bacchette o bastoncini sono strumenti molto importanti per chi va a camminare e costituiscono un’opportunità interessante per ridurre il peso sulle articolazioni, aumentare il ritmo della camminata, favorire la circolazione e migliorare la postura. Sull’argomento come spesso succede quando si parla di attrezzatura da trekking, il dibattito potrebbe diventare lungo e complesso, cercherò quindi di spiegare solo gli aspetti principali per guidarvi nell’acquisto e nell’utilizzo consapevole delle bacchette da trekking.

A che servono le bacchette da trekking

Le bacchette da trekking svolgono diverse funzioni e ci aiutano in tanti modi, ne cito alcuni:

  • Ridurre il peso sulle articolazioni
  • Aumentare il ritmo della caminata
  • Favorire la circolazione
  • Migliorare la postura

Come utilizzare le bacchette da trekking

Utilizzare i bastoncini da trekking è estremamente semplice ed intuitivo. In pratica, per iniziare, basta tenerli in mano e il gioco è fatto. Istintivamente mentre camminiamo il corpo umano tende a controbilanciare il lo spostamento della gamba facendo avanzare di la mano opposta. Ovvero, quando compiamo un passo mettendo avanti la gamba destra, come conseguenza naturale il braccio sinistro oscilla in avanti. Più veloce camminiamo, più è marcato lo sbilanciamento per via dell’inerzia, e più è lunga l’oscillazione del braccio. Provare per credere. Il bastoncino da trekking sussiste il corpo umano in questa meccanica. Tenendo i bastoncini da trekking in mano, quando insieme alla gamba che procede in avanti si muove la mano opposta che stringe il bastoncino, fornendo così un ulteriore punto di appoggio, che evita al corpo di “traballare”, stabilizzando la camminata e scaricando parte del peso. Questo è importante per chi ha problemi alle articolazioni o quando ci si trova a portare uno zaino molto peso sulla schiena. Quanto peso si risparmia? Difficile a dirlo. La dinamica in questione è molto complessa ed è difficile dare un valore preciso; indicativamente si sgravano le articolazioni del 7-8% del peso complessivo. I primi passi con le bacchette non sono semplici, soprattutto perché si tende a cercare di “impegnarsi” nel movimento, dopo i primi chilometri il movimento verrà naturale. Una volta imparata la tecnica di base se si vuole valutare la tecnica si possono consultare vari libri dedicati alla camminata con i bastoni, per i più curiosi c’è il mondo del nordic walking.

Quali acquistare

In commercio ne esistono di vari modelli e varie tipologie. Con l’esperienza e la prova sul campo si possono scegliere quelli più adatti alle proprie esigenze. In questo articolo voglio evidenziare alcune caratteristiche da tenere in considerazione durante l’acquisto dei bastoncini da trekking.

  • Impugnatura: Ne esistono vari modelli. Quelli che interessano a noi hanno un’impugnatura a forma di fungo, robusta. Sono quelli da Trekking. Questa impugnatura è costruita così perché ci permette di scaricare il peso in maniera “statica”. Ben diversi sono quelli da Nordic-Walking, che hanno un’impugnatura più sottile e sulla quale non è possibile scaricare adeguatamente il peso; essi sono concepiti per una tipologia di attività diversa quindi fate attenzione a scegliere l’impugnatura giusta.
  • Telescopici o no: I bastoni telescopici sono molto più comodi di quelli fissi, in quanto possono essere ripiegati e riposti velocemente nello zaino nei tratti dove non si utilizzano. Di contro presentano delle “articolazioni” che in qualche misura possono rappresentare punti di debolezza e rompersi. Quelli fissi sono certamente più resistenti, ma una volta portati dietro vanno tenuti in mano, anche quando non servono, impicciando le mani nei punti difficili. Per le attività di camminata su terreni misti sono consigliabili i modelli ripiegabili
  • Sistema di blocco: nelle bacchette da trekking esistono sostanzialmente due tipologie di blocco delle sezioni: a vite e a pressione. Il primo sistema consiste in una vite che allarga uno spessore in plastica che va a bloccare la sezione telescopica da allungare. Questo meccanismo, il più diffuso, è soggetto a logorarsi e va avvitato e svitato con cura per allungarne la durata. Il secondo sistema a pressione, consiste in un meccanismo simile a quello che blocca il sellino di una bicicletta, risulta resistente e funzionale, ma le bacchette da trekking che utilizzano questo meccanismo sono più costose. Attenzione ai modelli super economici che tendono a “dringolare” sulle giunture.
  • Materiale: Meno pesano e meglio è, ovviamente tale fattore influisce notevolmente sul prezzo. Per uscite di un giorno o comunque per chi non deve fare gare agonistiche, quelli che costano meno vanno bene lo stesso, alla fine per cento-duecento grammi di differenza non è mai morto nessuno.
  • Ammortizzamento: Alcuni modelli hanno un sistema di ammortizzamento che dovrebbe attutire la pressione. Non so se chi ha concepito questo meccanismo sia mai stato a camminare in un bosco. Se lo avesse mai fatto avrebbe scoperto che il terreno è già morbido di suo e che sulle rocce o su materiali duri le bacchette non vanno usate per evitare che le punte metalliche vi scivolino, facendovi finire col posteriore per terra. Tale meccanismo in definitiva è utile solo su terreni molto duri, magari d’estate, quando non piove da molto. In definitiva, se c’è è meglio, altrimenti non vale la pena spendere per avere questa funzionalità.
  • Puntale: La punta della bacchetta è costituita da un puntale di metallo appuntito avvolto in una punta più larga di plastica che viene inserita nell’ultima sezione della bacchetta da trekking telescopica.  Le punte buone durano un po’ di più, ma in praticamente tutti i modelli si possono cambiare. Nei modelli più economici i ricambi, che generalmente sono solo di materiali buoni, costano quasi la metà dei bastoncini nuovi.

Errori da non fare

Utilizzare i bastoncini telescopici ha indubbiamente moltissimi vantaggi, purtroppo bisogna prestare attenzione a non commettere alcuni errori comuni:

  1. Usare un bastone soltanto. I bastoni funzionano solo se usati in coppia. Con un bastone soltanto le cose sono due: o lo usate come piccozza o per andare a cercar i funghi.
  2. Usarli in terreni impervi o scivolosi: Cadere con le mani impegnate non è il massimo soprattutto quando si rischia di cadere “sul duro” o in fondo ad un burrone. Ricordatevi che il bastone può scivolare, soprattutto se la punta di ferro tocca la superficie liscia della roccia, e in tal caso rischiate di farvi male. L’utilizzo dei bastoncini da trekking vi darà un falso senso di sicurezza in queste circostanze, sforzatevi di essere lucidi e capire quando sono più un pericolo che un aiuto.
  3. Indossare il laccino per il polso: Dico solo questo: se cadete con il bastone legato alla mano e questo fa torsione, rischiate di rompervi un polso. Quei lacci non so perché stanno li. Per il nordic-walking il laccino è funzionale in quanto il bastone si muove nella mano durante la camminata, per chi cammina il laccino non serve poi a gran che, mi raccomando quando il terreno è a rischio non indossarlo mai.
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