Il piccolo centro, costituito da una chiesa e alcune case collegate da essa, sorge lungo la strada che dal passo dello scopetone porta all'Alpe di Poti.
L'origine della chiesa risale ad epoca altomedievale.
La chiesa intitolata al santo di Ravenna, San Severo, ha conservato la facciata romanica con portale architravato e con monofora a doppio strombo,databile al dodicesimo secolo.Nel 1051 Enrico III concesse la chiesa a Teuzzone, allora abate di Sant'Antimo. La struttura interna è costituita da un'unica navata rettangolare, con abside semicircolare.Nel corso dei secoli la chiesa ha subito varie restrutturazioni e rifacimenti. Al suo interno è conservata una campana del 1301.
In tempi recenti è stato teatro degli scontri tra tedeschi e la brigata "Pio Borri" che ha portato alla strage del 14 luglio del 44, quando 58 partigiani furono uccisi nella zona dell'Alpe di Poti, ed in particolale a San Severo, San Polo, Molin de Falchi, Petramala. Di fronte alla chiesa rimane un monumento a testimonianza di questo eccidio.
Tramite il passo dello Scopetone, procedendo verso Poti.
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