Piccolo paese al confine tra Toscana ed Emilia Romagna, famoso per le cave di pietra e per le numerose grotte presenti nella zona, tra cui: "la Tana Buia", "la Grotta del Beato Rigo", "la Grotta del Barlac" e "la casa dei pipistrelli". Il centro abitato è costituito per la maggior parte da case in pietra. Caratteristica è la "casina" nella roccia di Miratoio: una costruzione in pietra incastonata nel fianco di un massiccio roccioso che scende a strapiombo sopra le case del paese.
Le prime testimonianze storiche documentate sull'esistenza di Miratoio risalgono al 1123, con il nome di Castrum Miratoii.
Da Miratoio proviene la pietra utilizzata per costruire il Palazzoi dei Principi di Carpegna, eretto nel 1675.
Venendo da Arezzo, si prende la strada che congiunge Sansepolcro con la riviera romagnola passando per il valico di Viamaggio, Badia Tedalda, Pennabilli, ecc. Si svolta a destra all'altezza di Molino di Bascio, proseguendo verso est fino all'incrocio con la Strada Provinciale 84, in cui si svolta nuovamente a destra prendendo la SP 84 fino a Miratoio.
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