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Il paese di Stia è l’ultimo paese del Casentino, posto più a Nord alla base del Monte Falterona dove l’Arno è ancora un torrente e riceve alla sua sinistra le acque dello Staggia; da questo torrente deriva il nome del paese (Staggia-Stigia-Stia). Stia è posta ai margini del Parco delle foreste Casentinesi, del Falterona e Campigna, è un paese molto attivo dal punto di vista dell’industria e l’artigianato, infatti è famosa la lavorazione del panno del Casentino, della carta e del legname. A Stia durante il periodo carnevalizio vengono svolte delle belle sfilate mascherate, ed inoltre ogni due anni è sede della mostra nazionale dell’Arte fabbrile, una rassegna mercantile dell’artigianato del legno e del ferro battuto.
Strada è il capoluogo del Comune di Castel San Niccolò, meta turistica molto apprezzata per il suo fascino naturale, per la bellezza del paesaggio e per la salubrità dell’aria e delle acque. Il paese vanta un importante centro commerciale con numerose aziende artigianali e industriali. In tutta l’area è importante la coltivazione dell’abete, destinato ad entrare nelle case durante il periodo di Natale.
Il comune di Subbiano è crocevia tra tra Arezzo e il Casentino. Da un punto di vista escursionistico rappresenta un collegamento tra i sentieri del Pratomagno e quelli di Catenaia, attraverso il sentiero 00-CT.
Il paese di Talla, situato in una conca circondata da amene colline coltivate, e da boschi di castagno e cerri, si trova in un bacino di due grandi diramazioni dell’Alpe di Santa Trinità proprio in confluenza del torrente Capraia con quello di Lavanzone. La parola Talla deriva da due nomi relativi a due epoche distinte. Talla, avendo origini etrusche, come si può vedere dai resti ritrovati a Pieve a Socana, deriverebbe da Tallualah, divinità etrusca. Mentre nel VI secolo d.c. i Longobardi occuparono queste zone e da qui, Talla prende il nome germanico Tall, che significa valle.
La valle di Tamersc è una valle circondata dalle dolomiti del Parco naturale Fanes- Senes-Braies. La valle ha inizio dal paese di San Vigilio di Marebbe ed arriva al rifugio Pederù (1548 m slm), è possibile percorrerla a piedi tramite un bel sentiero che ci fa ammirare le dolomiti del Gruppo Fanes-Braies. Arrivati al rifugio Pederù è possibile compiere delle escursioni verso il rifugio Senes.
La cima, altezza 1537 m.s.l.m. si trova al centro del Massiccio del pratomagno. Caratterizzata da un prato folto e rigologlioso, tipico del crinale della zona, sulla sommità sorge un cumulo di sassi che visto da fondovalle assomiglia vagamente ad un uomo seduto, da qui il nome della montagna.
Troviamo una piazzetta dove possiamo lasciare la macchina ed fare una bella passeggiata in cima a questo meraviglioso posto, circondato da delle bellissime foreste di faggio. Inoltre ci sono diverse aree di ristoro con la possibilità di fare dei pranzi o delle merende nei rifugi o ristoranti.
Piccolo centro abitato nel comnue di Reggello (FI), immerso nel verde e circondato dai boschi dell'omonima riserva naturale.
Il paese si sviluppa attorno all'abbazia costruita nel 1058 da San Giovanni Gualberto. Oltre all'abbazzia, il luogo è rinomato per le sue indiscutibili attrattive naturalistiche, con verdi prati e rigogliose foreste che nel periodo estivo attirano numerosi visitatori in cerca di refrigerio.
Piccolo paese, vicino al centro abitato di Stia, è oggi un paese fantasma.
Verghereto situato su uno sperone di roccia lambito dalla sorgente del fiume Savio, è il capoluogo del comune montano posto sul tratto dell'Appennino Forlivese-Cesenate dove troviamo la cima del Monte Fumaiolo.
Vecchie Vie è il portale per gli escursionisti che vogliono praticare Trekking nel'appennino Tosco-romagnolo. Trovi su Vecchie Vie percorsi ed escursioni nella provincia di Arezzo e in Casentino, Alpe di Poti, Alpe di Catenaia e pratomagno.
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