Escursione da Pieve San Giovanni al Monte Lori

Il percorso si inizia sulle basse colline che separano la città di Arezzo dal Casentino, per poi giungere nella parte meridionale del massiccio del Pratomagno vero e proprio. Si tratta di un percorso abbastanza lungo, ma non particolarmente difficile visto il profilo altrimetri non troppo impegnativo.

Si parte da Pieve San Giovanni, piccola frazione del comune di Capolona al confine con Arezzo e Castiglion Fibocchi. Da qui si gode di una buona visibilità sulla città di Arezzo, e con un buon binocolo e un pò di orientamento di riesce a vedere il centro storico della città e il campanile.
Nella piazza principale del paese è presente una fontanella a cui potrete attingere l'acqua per  il percorso tutto l'anno, visto che è collegata direttamente al sistema idrico. Sempre nella piazza principale del paese possiamo lasciare l'auto.

Il primo tratto del percorso ci porta a Casavecchia attraverso il sentiero 45, che coincide con la strada principale fino alla piazza del paese, per poi svoltare a destra in prossimità di una maestà, copia della grotta di Lourdes.
Poco più avanti, dove la strada curva in discesa verso destra, il seniero prosegue a dritto, portando fino alla piccola frazione di Apia. Questo tratto è poco transitato e poco segnalato, come alternativa è possibile proseguire lungo la strada asfaltata fino ad Apia. Per questa deviazione è sufficiente mantersi sulla strada asfaltata e in fondo alla discesa girare a sinistra. Il sentiero si intercetta in prossimità di un piccolo ponticello.

Dal ponticello fino al centro abitato il percorso coincide con la strada asfaltata, quindi è praticamente impossibile perdersi. Giunti al centro abitato la strada principale svolta a destra, noi andiamo a dritto. Qui occorre fare attenzione perché proseguendo nel verso opposto ci  si innesta nel sentiero 47, rischiando di fraintendere le indicazioni e procedere nella direzione sbagliata. Noi invece dobbiamo rimanere sempre sul 45 fino all'intersezione con lo 00!

Percorse poche decine di metri nel paese, si svolta a destra lungo una strada sterrata che sale fino alla frazione di Spedale, un piccolo centro abitato oggi diventato agriturismo. In corrispondenza di questo si incrocia il sentiero 00 che proviene dalla nostra destra e procede a sinistra in direzione Monte Lori, quindi noi giriamo proprio a sinistra.Abbiamo così percorso i primi 4,5 chilometri dell'escursione.

Qui siamo proprio sul crinale che ci porterà fino al Passo della Crocina, dove intercettiamo la strada provinciale dell'omonimo passo, quella che da San Giustino Valdarno porta a Talla e poi a Rassina.
Da qui occorre attraversare la strada asfaltata e proseguire oltre, sempre seguendo le indicazioni del CAI. Il percorso è ottimamente segnalato e non c'è possibilità di errore fino alla Baita, dove si diramano altri sentieri che occorre evitare, rimanendo sempre sullo 00.

Proseguendo ancora si giunge al Pian dei Lavacchi, da cui si riesce ad apprezzare un ottimo scorcio panoramico verso il Valdarno. Qui è presente un'ampia area picnic ed una fonte, che però è un po' nascosta. Per raggiungerla occorre scendere verso il ruscello che scorre sotto lo spiazzo con i tavolini, attraversarlo e procedere alcuni metri dall'altra sponda.

Si continua sullo 00 che a questo punto si addentra di nuovo nel bosco fino ad un bivio. A questo punto lasciamo il sentiero 00, che porterebbe in direzione Nord fino al Monte Secchieta e giriamo a sinistra, tornando sostanzialmente indietro.
In questa variante per un breve tratto il sentiero è a strapiombo nel vuoto,e quindi offre un ottima panoramica. Se si soffre di vertigini è meglio tornare indietro per la strada dell'andata.
Il sentiero torna a Pian dei Lavacchi e prosegue lungo il tragitto dell'andata fino a tornare al punto di partenza.