Escursione sul Sasso di Sasso di Simone e Simoncello

E' un percorso ad anello che si snoda per il Parco del Sasso Simone e Simoncello, al confine tra Toscana, Marche ed Emilia Romagna, costeggiando i calanchi e salendo sui due massicci rocciosi che danno il nome al parco.

Si parte da Miratorio (RN), prendendo il sentiero CAI 17 in direzione nord-est dal centro del paese. Il sentiero all'inizio sale gradualmente passando sotto la caratteristica casa nella roccia di Miratoio e continuando fino a raggiungere il crinale che coincide con il confine regionale tra Toscana ed Emila Romagna. In questa prima parte del percorso la strada da seguire è poco segnalata perchè la scarsa vegetazione rende difficile trovare i segni bianco-rossi del CAI; in caso di dubbio, comunque, basta proseguire in direzione del crinale.

Segue un tratto che procede lungo il confine di regione costeggiando i calanchi che contraddistinguono la zona, da cui si vedono i massicci del Simoncello e del Sasso di Simone. Superati i calanchi, il sentiero entra in una zona boscosa e il fondo diventa molto fangoso.

Dopo aver percorso circa 4,5 chilometri dalla partenza, si raggiunge un incrocio in cui si deve svoltare a destra proseguendo sempre lungo il sentiero 17 del CAI (l'incrocio in alcune carte potrebbe non essere segnalato, perchè gli altri sentieri appartengono al CAI della regione Marche).

Proseguendo per circa un altro chilometro, si incontra la deviazione che porta alla scalata del Simoncello. La svolta non è segnalata quindi la descrivo brevemente in modo che possiate riconoscerla: è un ingrocio in cui la vegetazione si dirada leggermente, il sentiero CAI 17 prosegue a dritto e in discesa, sulla destra parte un sentiero non segnalato ma molto battuto che porta alle pendici del Simoncello, mentre sulla sinistra c'è un ulteriore sentiero, anch'esso non segnalato. Per raggiungere la cima del Simoncello si devono affrontare due tratti di via ferrata. Non sono molto tecnici e possono essere superati anche senza l'utilizzo di equipaggiamento per la scalata, semplicemente reggendosi con le mani ai tratti di fune d'acciaio ancorati alla roccia. Il premio per chi arriva in vetta è una vista panoramica niente male.

Se affrontare la scalata oppure no è una scelta che ciascuno deve prendere da se; ad ogni modo, la strada per il Sasso di Simone e per la chiusura dell'anello prosegue sempre lungo il sentiero CAI 17 (quindi se siete saliti sul Simoncello dovrete scendere per la stessa strada fino all'incrocio con il 17).

Proseguendo, il sentiero esce dal bosco e poco dopo si incontra un nuovo bivio. Andando a dritto si prende il CAI 61 che ci porta chiudere il giro. Se invece desiderate salire sul Sasso di Simone dovrete girare a sinistra seguendo ancora il CAI 17 e al bivio successivo prendere di nuovo a sinistra. Qui è impossibile sbagliare perchè si ha vista libera e si distingue chiaramente il massiccio. Questa volta la strada per la vetta è un sentiero ampio che sale gradualmente fino in cima, nel XVI secolo infatti sul sasso fu eretta una fortezza per ordine della famiglia dei Medici.

Una volta visitato il Sasso di Simone, anche questa volta si deve tornare sui propri passi. Il percorso si conclude seguendo il sentiero CAI 61, che ci porta al piccolo insediamento di Case Barboni, e da lì alla Strada Provinciale 52. Lungo il percorso si incontrano nuovamente i calanchi.

Una volta raggiunto l'incrocio con la strada principale, si gira a destra seguendola fino a tornare nuvamente a Miratoio.