Scegliere le scarpe da trekking

Consigli per scegliere le scarpe da trekking ed escursionismo ideali

Anche se ad un occhio poco esperto possono sembrare tutte uguali, esistono in commercio tantissime scarpe, ciascuna destinata ad un uso specifico e con caratteristiche particolare. Quali scarpe da trekking scegliere? Conoscerle un minimo è fondamentale per portare a casa il paio di scarpe giuste. 

Scarpe da tekking: guida alla scelta dello scarpone giusto.

Tra tutti gli accessori utili per l’escursionismo, le scarpe sono quello più importanti. Una buona scarpa da trekking è fondamentale per affrontare al meglio un escursione. Camminando tutto il peso del corpo viene scaricato sui piedi e quindi sulle suole delle scarpe. Con le forze in gioco occorre che le scarpe siano in grado di ammortizzare il peso del corpo, ma devono essere anche resistenti per evitare che si logorino prematuramente. Risparmiare sulle scarpe è la mossa più stupida che si possa fare. Un paio di scarpe buone non bastano a fare di chi le porta un buon camminatore, ma viceversa se ti metti in cammino con le scarpe sbagliate ne pagherai le conseguenze. Quindi è bene scegliere con giudizio tenendo conto delle caratteristiche principali che dobbiamo avere in una scarpa:

  1. Comodità: questo requisito è importante, ma purtroppo la “comodità” che conta non è quella che si prova indossando la scarpa ma quella durante le camminate, quando il piede è sollecitato. Evitate di acquistare scarpe troppo grandi o troppo piccole. Le prime perché il piede “sguazzando” dentro la calzatura genera attrito con la soletta e quindi vesciche e dolori sulla pianta. Le seconde perché se troppo strette il contatto del piede con la tomaia porta anchesso dolore e vesciche.
  2. Suola: E’ importante che sia resistente e duratura ma anche confortevole. Le suole con il bollino giallo sono prodotte sfruttando un brevetto che utilizza lo stesso processo impiegato per le gomme delle automobili, detto vulcanizzazione, per cui danno garanzia di durata. Avere il battistrada buono però non è sufficiente. Alcune scarpe, destinate all’alpinismo hanno una suola molto rigida perché durante le arrampicate non devono piegarsi. Queste scarpe per camminare non sono il massimo, noi infatti apprezziamo la suola morbida e flessibile in senso logitudinale, ovvero piegando la punta verso il collo della scarpa dobbiamo sentire poca resistenza. Per quanto riguarda la torzione lungo il piede questa non deve essere troppo morbida perché ci protegge da storte. Dentro la scarpa togliete sempre la soletta e controllate l’intersuola. E’ normale che non sia morbidissima, l’importante è che ci sia e che non vi troviate di fronte direttamente la plastica della suola. La soletta se è anatomica è meglio, ma dura molto meno delle scarpe e può essere sostituita, quindi non vale la pena spendere venti o trenta euro per uno scarpone simile ma con la soletta un po’ più spessa.
  3. Tomaia: Questo argomento è un po’ controverso e varia soggettivamente in base anche alla zona dove si utilizza lo scarpone in genere. Io (e questo è un giudizio del tutto soggettivo e opinabile) preferisco le scarpe in pelle e le porto tutto l’anno senza disagi, anche per più di quaranta chilometri di fila. D’inverno le ingrasso e anche se l’impermeabilizzazione si è rovinata non ci si bagna durante le camminate. Se si sceglie i modelli “traspiranti” meglio puntare ad una buona impermeabilizzazione, consapevoli che “impermeabile” e “traspirante” non sempre vanno d’accordo, indipendentemente da quanto promesso sulla scatola. Nel caso utilizziate scarpe di pelle ricordatevi che quelle scamosciate dopo la prima ingrassatura tornano “liscie”; purtroppo esterica e funzionalità non sempre tirano nella stessa direzione.
  4. Altezza: Anche qui dipende molto da che tipologia di percorsi di vogliono fare e in che stagioni. Come regola generale, quasi sempre vera, lo scarponcino mid da trekking va bene in tutti i casi. Magari d’inverno si può integrare con un paio di ghette, rendendo migliore la protezione dai cespugli bagnati. Le basse le sconsiglio perché danno poca protezione in caso di storte, ma se si parte col principio di percorrere strade non disconnesse e per pochi chilometri possono pure andare bene. Le alte sono sicuramente consigliate per ferrate e scalate perché danno maggiore sostegno al piede; per camminare sui lunghi percorsi  possono risultare un po’ scomode.

Manutenzione scarpe da trekking

Con la giusta manutenzione eviterete di dovervi ricomprare le scarpe troppo spesso. Il battistrata, soprattutto se vulcanizzato è praticamente eterno, quindi è lecito pensare che a rompersi sarà qualcosaltro.  Per prolungare la vita della scarpa:
 

  1. Ingrassare la pelle
  2. Se la suola inizia a staccarsi dalla pelle, è sufficiente pulire la zona interessata e iniettare del mastice all’interno della fuga e stringere forte, ad esempio con una morsa a vite.
  3. I lacci possono essere sostituiti facilmente. Se pensate di fare una vacanza lunga o più giorni di trekking consecutivi, portarsi dietro un paio di ricambio non è una brutta idea.
  4. Solette: si consumano per schiacciamento. Dopo un po’ conviene cambiarle. In commercio ci sono anche quelle anatomiche simili (se non migliori) a quelle che si trovano in dotazione, ma si rischia di spendere più delle scarpe. Le suole in lattice economiche vanno più che bene, eventualmente potete metterle doppie per raggiungere lo spessore della soletta originale.

Come devono calzare le scarpe da trekking

Chiedendo in giro troverete migliaria di pareri discordanti su questo argomento, ma la risposta è molto semplice. Né strette né larghe. Gli scarponi da trekking leggeri o pesanti non devono stringere troppo, ma fasciare in maniera sicura il piede, che non dovrà avere troppo gioco all'interno del piede. Indossare un paio di scarpe da montagna della misura giusta, calzandole correttamente riduce il rischio di incorrere in brutte sorprese che potrebbero rovinarci l'escurisione (vesciche, storte). Occorre quindi essere molto attenti durante l'acquisto  e provarle bene e attentamente. Sulla punta, specialmente da nuove, le scarpe da escursionismo tendono sempre ad essere rigide e quindi rendono difficile sentire con il dito, dall'esterno, dove arriva il piede. Fidatevi della vostra sensazione e provate ad allungare le dita dei piedi. Dovrete trovare spazio senza toccare il puntale. Camminando, invece, fate attenzione che il piede non sguazzi.

Calzini per trekking

Mamma mia quanto costano. Si arriva a spendere più di venti euro al paio: calcagno rinforzato, punta rinforzata, tessuto misto pensato per far traspirare il piede…. Io ho sempre usato i calzini di spugna e sono ancora vivo! Quindi prima di spendere soldi, soprattutto se siete agli inizi, partite senza troppi problemi. Meglio investire sugli scarponi che sui calzini.

Scarpe o scarponi, alte o basse è importante scegliere la calzatura adatta al vostro piede. Con questa piccola giuda spero di aver fatto un po' di chiarezza sull'argomento!

 

 

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Autore Del Contenuto

Daniele


Ingegnere di professione e camminatore per hobby, ho pensato che condividere le mie esperienze possa essere un modo per avvicinare le persone alla...
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