Non è facile rispondere alla domanda "cos'è un sentiero". Dal punto di vista giuridico, il sentiero è definito all'interno del Codice della Strada all’art. 3 (Definizioni stradali e di traffico), comma primo, n. 48:
“Sentiero (o mulattiera o tratturo), strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni e di animali”.
Ovvero, un sentiero è una piccola via ricavata dal passaggio di persone o animali che con il loro continuo calpestio hanno delineato i contorni. In tempi non troppo lontani l'opera contadini che abitavano le campagne e camminavano abitualmente nei boschi hanno delineato una fitta rete di sentieri. Oggi, che questo tipo di attività non è presente come un tempi, l'accezione di sentiero si è legata al concetto escursionistico. Se pensiamo ad un "sentiero" ci viene subito in mente i segni bianco rossi del cai che lo delimitano e lo identifichiamo come quel percorso di montagna che propone di portare l'escursionista alla scoperta della natura che circonda il territorio d'interesse. Molte volte il sentiero può avere scopi didattici, ad esempio una zona archeologica o comunque una zona interessata a qualche fatto di storia importante, propone di far ammirare a chi ne è attratto il territorio circostante. Oppure ci sono sentieri che propongono di visitare chiese o delle abbazzie o santuari presenti nel luogo, la maggior parte comunque dei sentieri è di carattere naturalistico paesaggistico.
Si tratta di un itinerario molto facile da percorrere che si snoda su carrarecce,mulattiere o evidenti sentieri. In genere la partenza è situata nei pressi di paesi, più spesso località turistiche, e si articola nei pressi di queste. Molto spesso tale in presenza di questi sentieri sono presenti segnalazioni esplicite del percorso e tavole descrittive o totem per spiegare al turista le caratteristiche storiche o naturalistiche della zona. Si tratta sempre di percorsi alla portata di tutti.
Nella scala di difficoltà CAI è classificato T - itinerario escursionistico-turistico.
E' un sentiero senza difficoltà tecniche. Il percorso è generalmente costituiro da mulattiere o carrarecce che un tempo erano state realizzate per scopi legati al mondo dell'agricoltura (pastorizia, utilizzo per accessi alle coltivazioni, utilizzo per la raccolta delle castagne o per il taglio della legna) o semplicemente per permettere il collegamento tra centri abitati vicini. Data la sua origine storica è la tipologia di sentiero più diffusa e la troviamo fortemente radicata nel territorio.
Nella scala delle difficoltà scursionistiche CAI è classificato E - itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche.
Questa tipologia di sentiero si sviluppa in zone difficilmente accessibili o addirittura impervie. Rispetto alle precendenti tipologie, questo tipo di sentiero necessita di alcune conoscenze di base per poter essere percorso in tutta tranquillità.In alcuni tratti è necessaria esperienza nei sentieri di montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Lungo il percorso è possibile affrontre tratti che necessitano l'utilizzo di funi corrimano o brevi scale,
Nella scala di difficoltà CAI è classificato EE – itinerario per escursionisti esperti.
Questo percorso come il percorso alpino è destinato ad escursionisti con esperienza, e in questo caso il ruolo dell'attrezzatura è sicuramente più importante. Infatti, l’alpinista è costretto ad affrontare pareti rocciose o a procedere su aeree con creste e cenge. Nella maggior parte dei casi si possono incontrare zone preventivamente attrezzate con funi senza le quali per procedere ci si dovrebbe arrampicare.L'attrezzatura minima richiesta è costituita da casco, imbrago e dissipatore.
Nella scala di difficoltà CAI è classificato EEA - itinerario per escursionisti esperti con attrezzatura.
Questo Itinerario escursionistico è un percorso più o meno facile che ripercorre strate di interesse storico con lo scopo di valorizzare la componente storica dei luoghi che il sentiero attraversa;
Nella scala di difficoltà CAI è classificato T oppure E.
Si tratta di un itinerario a tema (naturalistico, glaciologico, religioso,geologico, storico) . E' abbondantemente attrezzato con totem e varie didascalie per spiegare le caratteristice del luogo e del tema. in alcuni casi presenta dei punti segnalati dove l'escursionista gode di una particolare visuale; magari una vista panoramica o un punto di osservazione che ha rilevanza per il tema del sentiero. Nella maggior parte dei casi è adatto a tutti e si sviluppa interamente in aree molto limitate, spesso vicino alle principali località turistiche all'interno di parchi naturali.
Nella scala di difficoltà CAI è classificato - T oppure E.
Oltre che per difficoltà i sentieri possono essere catalogati in base alla lunghezza. Tale criterio li suddivide in:
Sono percorrenze molto lunghe, dell'ordine delle centinaia di chilometri e a causa della loro notevole lunghezza necessitano di impiegare più giorni per senguire l'intero tragitto. Sempre a causa della loro lunghezza e della loro importanza sono generalmente molto ben sengalati e si ricorre all'utilizzo di strutture ricettive lungo il percorso.Alcuni esempi sono le dorsali appenniniche, i sentieri europei o il sentiero italia.
Sono sentieri di media percorrenza, che richiedono comunque più di un giorno di cammino. In genere si parla di 3-7 giorni per una lunghezza che varia dai 40 ai 100 km. Di questa tipologia fanno parte varie tipologie di sentieri locali, alte vie, o tratti di sentieri a lunga percorrenza caratterizzati da un tema, ad esempio il "Sentiero 50 - Dal trasimento alla Verna".
Si tratta di itinerari sotto i 40 Km che costitusicono la maggio parte delle escursioni praticate e necessitano di un giorno, o meno, di cammino. In base alla "forma" del tracciato sono detti "percorsi ad anello" o "percorsi andata-ritorno". Ad esempio la maggior parte degli itinerari presenti nel nostro catalogo di percorsi appartengono a questa tipologia.
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