Località nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

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La cappella sorge a pochi chilometri dall'Eremo della Verna, lungo la strada sterrata che porta ad Compito. 

Il castello di Romena

Adagiato su un colle sopra il paese di Pratovecchio, troviamo il castello di Romena e a poca distanza la famosa Pieve di Romena. L’alto colle fu certamente abitato dagli etruschi e romani, infatti sono stati ritrovati molti frammenti; mentre il nome deriva dall’antica Ormena, località che fu distrutta da Annibale che scendeva verso il lago Trasimeno. Il Castello era costituito da un Cassero protetto da tre torri centrali ed undici torrini del cerchio di mura esterno. Nel cassero viveva la famiglia dei conti Guidi, questo si trovava tra la Postierla (ovvero la torre che protegge il ponte levatoio) e la torre del Mastio (ovvero la prima torre di difesa dall’attacco frontale , all’interno i superstiti si potevano calare in un sotterraneo, e pare che portasse al convento delle monache di Pratovecchio). L’altra torre era quella delle prigioni: si accedeva soltanto da una porticina che si affacciava sul cammino di ronda, sorretto da beccatelli. I prigionieri che venivano giudicati nella parte alta della torre venivano calati, tramite una botola, nei tre piani della torre a seconda delle pene che dovevano scontare. Secondo alcuni studiosi di Dante, propongono una tesi secondo la quale il poeta ha tratto spunto dei cerchi dell’inferno. La piazza d’armi era il grande piazzale cintato da un’alta cerchia muraria, sulla sommità correva il cammino di ronda lungo il quale i soldati si proteggevano riparandosi dietro i merli guelfi.

Sulla fronte del castello esistono due porte originali dell’epoca: la porta bacia, perché sempre in ombra, e porta gioiosa, sempre al sole. Un’altra porta esiste sulla strada medievale in direzione della pieve romanica, lungo la quale si trova la fonte branda.

Chiusi è il comune più alto della provincia aretina, si trova sotto il monte de La Verna, il monte dove San Francesco ricevette le stimmate. La misticità del luogo la respiriamo nella foresta di faggi e abeti secolari che circonda il paese. Oggi, Chiusi è un’importante centro turistico che offre splendidi itinerari all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, oltre ad essere un punto di appoggio per chi vuole visitare il Santuario francescano della Verna. 

Corniolo è una frazione del comune di Santa Sofia (FC), situato lungo la SS 310, che congiunge i comuni di Arezzo e Forlì-Cesena attraverso il Passo della Calla.

E' una diga ad arco-gravità in calcestruzzo armato, che sbarra il corso del fiume Bidente dando origine al lago artificiale di Ridracoli. L'arco è lungo 432 metri con uno spessore di 36 metri alla base e 10 metri sul camminamento superiore, con un'altezza di 103 metri.

Anche se artificiale, il Lago di Ridracoli si inserisce perfettamente nell'ambiente del Parco Nazionale delle Foresate Casentinesi, creando scenari di incantevole bellezza. A partire dalla diga, si dirama una rete di sentieri che costeggiano tutta la sponda orientale del lago, passando per il punto panoramico di Ca' di Sopra. Il percorso, quasi completamente pianeggiante, è decisamente suggestivo e merita di essere visto specialmente in primavera, quando l'invaso è in piena e l'acqua lambisce il sentiero: ci si trova a camminare all'ombra degli ultimi alberi della foresta, con il lago che sfiora letteralmente i nostri piedi e riflette il verde dei boschi in cui è incastonato, come uno smeraldo liquido che strega lo sguardo con infiniti giochi di luce.

La diga ospita al suo interno anche l'Idro-ecomuseo delle Acque di Ridracoli; la diga e il museo sono visitabili solo a pagamento. In primavera e in estate è anche possibile navigare sul lago con dei battelli a propulsione elettrica.

L'eremo della Verna è un santuario francescano, costituisce meta di pelligrinaggio proprio perché è uno dei luoghi più importanti del francescanesimo. Grazie al sentiero n.50 è possibile compiere un pelligrinaggio che dalla Verna porta ad Assisi. Il santuario circondato da una bellissima foresta di faggi si trova sotto il Monte Penna, visibile da tutto il Casentino e tutta l'alta Val Tiberina grazie alla forma inconfondibile: una vetta tagliata a picco da tre parti. All'interno dell'eremo è possibile ammirare dipinti e terracotte vetrificate di gran pregio, fra cui una grande crocifissione di Andrea della Robbia, considerata l'opera più grande realizzata dai della Robbia. Presso il santuario troviamo una foresteria che accoglie i pellegrini che desiderano soggiornare presso la Verna, la foresteria dispone di numerose camere sia per singoli, per famiglie e per gruppi che sono interessati a trascorrere un periodo di preghiera e di raccoglimento.

Il Sacro eremo di Camaldoli, immerso nel bellissimo scenario delle foreste casentinesi, è una comunità di monaci benedettini. L'eremo il Monastero costituiscono un'unica comunità benedettina che vivono nella stessa regola, ma seguono degli stili di vita un po'diversi. Infatti nell'Eremo i monaci conducono una vita più riservata dedicata al raccoglimento personale, mentre nel monastero ci si dedica di più ad una vita comunitaria. All'interno del Sacro eremo possiamo visitare la cella di San Romualdo, il fondatore della comunità, e la chiesa che venne ricostruita intorno al XVII secolo in seguito ad un incendio.

Presso Fangacci troviamo un rifugio, immerso nelle splendide foreste del Parco Nazionale delle foreste casentinesi e di Campigna. Posto tra l'Eremo di Camaldoli e Badia Prataglia è un luogo ideale per passeggiare, e organizzare dei pic-nic

Fiumari (o Case Fiumari) è un piccolo centro abitato di case in pietra nella frazione di Corniolo, nel comune di Santa Sofia (FC); poco distante dalla chiesa di Sant'Agostino di Corniolo.

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