Località nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

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Pietrapazza è una località che da il nome alla Valle del bidente di Pietrapazza, una valle selvaggia e disabitata. Il paese posto sotto il monte Acuto, è un borgo abbandonato dal 1971 a causa della difficoltà nel gestire la terra, tormentata geologicamente 8forse deriva da qui il nome Pietrapazza). Nei suoi dintorni possiamo ammirare la bellezza dei boschi delle foreste casentinesi e di Campigna del versante romagnolo.

Poppi in Casentino

Poppi è uno splendido paese situato sulla sommità di un colle, in destra dell’Arno, da cui gode di una bellissima vista su tutta la vallata circostante e su tutti i monti che delimitano il Casentino. Ciò che più rappresenta il paese è il castello dei Conti Guidi, conosciuto in ogni parte del mondo, svetta nella parte più elevata del colle. Il castello di Poppi è il palazzo meglio conservato in tutto il Casentino. Davanti al castello si trova la Munizione, di forma rettangolare con due porte e coronata da merlatura guelfa. Questa è divisa dalla facciata principale del castello da degli spalti e si pensa che da essa si calasse il ponte levatoio.

Il piccolo paese di Porciano è situato su un colle sopra il centro abitato di Stia, all’interno del paese troviamo un bellissimo castello recentemente restaurato. Infatti il castello nel XVIII secolo fu acquistato come rudere dall’abate conte Giuseppe Goretti de Flamini, e grazie a questa famiglia a partire dal 1913 fino al 1978 sono stai portati avanti i lavori che finalmente ci fanno ammirare il fascino dell’antico castello.

Piccola località nei pressi di Strada in Casentino

Pratovecchio, sede del parco nazionale delle “Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna” è un grande paese situato sulla riva sinistra dell’Arno. Circondato da collinette, Pratovecchio è un centro di importanti attività economiche-industriali legate alla lavorazione della carta, del legname e del mobile. L'abbondante vegetazione, l'ottimo clima e la posizione in una valle ricca di storia ne fanno una zona ricercata da visitatori in ogni periodo dell'anno.

Piccola frazione del comune di Chiusi della Verna, nota per la sua antica tradizione del buonissimo pane di Rimbocchi.

Antico borgo ormai disabitato sull'appennino tosco-emiliano, con ruderi di antichi edifici e verdi prati usati come pascoli. Da questi si gode di una splendida visuale a 360° sulle vette appenniniche circostanti. Sono ben visibili i resti di una chiesa intitolata a Sant'Agostino, con annessa l'antica osteria di San Paolo, e di un altro edificio basso e lungo.

Piccola cittadina racchiusa tra le pendici dell'appennino forlivese, immersa nello scenario delle bellissime foreste Casentinesi e di Campigna, dalla quale possiamo raggiungere e visitare la diga dei Ridracoli.

Piccola località vicino a Stia, alle falde del Monte Falterona. Il paese, anzi ciò che rimane del paese, è disabitato da quando nel 1992 una frana colpì la zona. Infatti il Falterona in una notte cancellò all'istante le villette del paese, una tragedia prevista e quindi la macchina dei soccorsi della comunità montana fece evacuare la zona con largo anticipo. 

Il paese di Stia è l’ultimo paese del Casentino, posto più a Nord alla base del Monte Falterona dove l’Arno è ancora un torrente e riceve alla sua sinistra le acque dello Staggia; da questo torrente deriva il nome del paese (Staggia-Stigia-Stia). Stia è posta ai margini del Parco delle foreste Casentinesi, del Falterona e Campigna, è un paese molto attivo dal punto di vista dell’industria e l’artigianato, infatti è famosa la lavorazione del panno del Casentino, della carta e del legname. A Stia durante il periodo carnevalizio vengono svolte delle belle sfilate mascherate, ed inoltre ogni due anni è sede della mostra nazionale dell’Arte fabbrile, una rassegna mercantile dell’artigianato del legno e del ferro battuto.

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