Il risveglio della primavera

Siamo giunti alla fine dell'inverno e passeggiando nei boschi possiamo captare qualche segnale dell'imminente arrivo della primavera. Un bucaneve, piccolo fiore bianco a campanella che fiorisce spesso sotto la neve, è un simbolo dell'arrivo della bella stagione e quindi un simbolo di speranza. Il bucaneve è una pianta perenne che cresce nel sottobosco del territorio italiano.

bucaneve

La primavera è ormai vicina, e uno dei segnali che la natura ci regala è la fioritura dei bucaneve. Il bucaneve è un bellissimo fiore bianco a forma di una campanella che sboccia a fine inverno nei sottoboschi e nei prati a mezz’ombra: un fiore delicatissimo che timidamente fa capolino qualche volta sotto la neve. Qualcuno lo può conoscere anche con il nome de “la stella del mattino”, proprio perché è uno dei primi fiori che sboccia a inizio anno con un significato di augurio e di speranza che la bella stagione sia vicina. Il fiore è legato ad una bellissima leggenda che fa sognare grandi e piccini: una storia d’amore tra un principe e una bellissima principessa.

C’era una volta un principe chiamato Bucaneve: il principe del gelo e delle nebbie. Un giorno il Principe al ritorno da un suo viaggio sulla terra, udì cantare una fanciulla, e di questo canto se ne innamorò perdutamente. Bucaneve una volta giunto nel Paese dell’Inverno, chiese a suo padre Re Gelo il permesso di sposare quella fanciulla, ma questo brontolando cupi presagi glielo proibì. La fanciulla di cui si era innamorato Bucaneve, era Primavera che abitava nella regione dei fiori. Il Re tuonò che non ci potevano essere speranze per quella storia d’amore. Passò un altro lungo e silenzioso inverno, e il Principe non si era scordato della sua amata e per questo attardò il suo ritorno nel Paese dell’Inverno. Lungo il sentiero ancora impreziosito di luminosi cristalli di ghiaccio aspettò l’arrivo della Primavera che giunse con dei gioiosi canti.

Bucaneve, nascosto tra i cespugli riconobbe l’Amore. Il capo inghirlandato da piccoli fiori, la sottile veste di aliti di vento, i ridenti occhi di un azzurro marzolino , la bella principessa Primavera incantò il principe. Da lontano il Re Gelo brontolava e richiamava suo figlio, ma il giovane Principe non lo ascoltava e si avvicinò danzando alla Principessa. Primavera giunta al cespuglio finalmente lo vide: avvolto nel mantello di una candida neve, una corona scintillante di brina, e con una spada di ghiaccio, gli occhi meravigliosi cerulei e inquieti come la tormenta, il principe incantò la fanciulla. Intorno, come da un evento magico, tutto tacque e il mondo si incantò negli occhi degli innamorati.

Per non ferire Re Gelo, il sole nascose i suoi raggi dietro le nuvole, e il gelido vento che accompagnava sempre il principe andò a fare mulinelli lontani dai due giovani. Il principe avvolse la fanciulla nel suo mantello, si strinsero in un abbraccio e si giurarono amore eterno. Quando il sole fece capolino dalle nuvole, Bucaneve baciò Primavera e le disse “Non temere, perché alla fine di ogni inverno tarderò di un giorno il mio ritorno nel paese del Gelo e quando arriverai io sarò qui ad aspettarti”. Rapito poi dal vento di tormenta, il principe svanì tra le nebbie. Primavera rimasta sola pianse, e quando le sue lacrime toccarono terra, tra le tracce di neve lasciate dal proprio amato spuntò un piccolo fiore bianco, dai petali delicati che Primavera strinse al petto felicemente. Da allora ogni fine inverno, nei campi scintillanti di brina sboccia un piccolo fiore, che qualcuno chiama Bucaneve per ricordare la promessa fatta dal giovane Principe dell’Inverno alla bella Principessa Primavera.

Quando andremo a fare una passeggiata in un bosco, e vedremo questo piccolo e delicato fiore ci ricorderemo così di questa bellissima favola da raccontare di questa storia di vero Amore.

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